Questa mattina, la nostra fotografa del sito è andata a spasso per le pittoresche vie del borgo, catturando l'essenza di Frasso Telesino in vista di un evento speciale: venerdì 2 agosto, la Fiera del Bagagliaio si sposterà proprio qui, portando con sé l'entusiasmo e l'energia che la caratterizzano. Sarà un'occasione unica per scoprire le bellezze del borgo e immergersi nella sua atmosfera accogliente.

Nell'incantevole scenario della provincia di Benevento, sorge Frasso Telesino, un borgo ricco di storia e fascino. Con origini che risalgono al X secolo e la vicinanza all'antica città di Telesia, questo luogo narra un legame profondo con il passato. La tradizione vuole che il paese sia sorto dalle ceneri di Telesia dopo il devastante terremoto del 1349. Nel corso dei secoli, Frasso Telesino ha visto avvicendarsi numerosi signori, dai conti di Caserta ai Gambacorta, fino ai Pignatelli e agli Spinelli, per poi giungere all'abolizione del feudalesimo.

Tra i luoghi di maggiore interesse, spicca la Grotta di San Michele, testimone dell'influenza longobarda, e la Chiesa della Madonna di Campanile, un tempio del XVIII secolo che custodisce una splendida immagine mariana scolpita. Non meno importante è Palazzo Gambacorta, antica dimora dei feudatari locali.

Ricco di storia e tradizioni, Frasso Telesino rappresenta un capitolo affascinante del patrimonio campano, pronto ad accogliere i visitatori della Fiera d’Agosto e della Fiera del Bagagliaio e Bagaglio Culturale.

Vi aspettiamo numerosi per vivere insieme una giornata di scoperta e convivialità, immersi nel cuore autentico della provincia di Benevento.

Navigando per il web abbiamo trovato un articolo "L’Italia che lotta per non sparire" di Raffaella Calendra evidenzia una problematica sempre più pressante nel nostro Paese: l'abbandono dei borghi. Molte delle piccole comunità italiane, ricche di storia e tradizioni, stanno vedendo la loro popolazione diminuire drasticamente. Gli abitanti, spesso in cerca di migliori opportunità lavorative e di vita, si trasferiscono verso le città più grandi o addirittura all'estero, lasciando dietro di sé case vuote e strade deserte. Questo fenomeno non solo mette a rischio la sopravvivenza di queste comunità, ma anche la conservazione del patrimonio culturale e storico che rappresentano.

Tuttavia, non tutto è perduto. L'articolo mette in luce diverse iniziative che cercano di contrastare questo esodo e di rivitalizzare i borghi italiani.

Inoltre, molte delle città stanno investendo in infrastrutture digitali per rendere il lavoro remoto una possibilità concreta per chi vorrebbe vivere in un borgo ma necessita di connettività per la propria attività professionale. Questo mix di innovazione e tradizione è visto come una chiave per il futuro dei borghi italiani. Attraverso queste iniziative, si spera non solo di fermare l'emorragia di abitanti, ma di creare una nuova era di prosperità e vitalità per queste gemme nascoste del nostro Paese.

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